Il Lavoro sociale si trasforma come è giusto che sia, ma l’emergenza COVID ci obbliga a farlo subito e senza avere ne tempo ne un immaginario facilmente ipotizzabile. Proviamo a fare qualche riflessione di contesto.
In assenza di trascendenza e di spiritualità tutto si era fatto scientifico, positivo e razionale.Il covid19 è arrivato così inaspettato a turbare quel senso di onnipotenza che l’essere umano aveva raggiunto negli ultimi decenni, ricordandogli che non basta un clic a nascondere la propria provvisorietà; ora ogni forma di controllo non è più pratica sufficiente a placare la propria ansia da vulnerabilità.